Parchi eolici: una risorsa da progettare con cura

Redazione Avatar

Tempo di lettura

0 min

Nuove indicazioni su come rendere questa fonte di energia verde compatibile con gli ecosistemi marini

I parchi eolici in mare aperto sono una fonte di energia verde assai promettente – ma possono avere un impatto importante sugli ecosistemi marini. Per ovviare a questo limite, uno studio pubblicato su Renewable and Sustainable Energy Reviews – a cui hanno partecipato ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn, dell’Università Politecnica delle Marche e di altri atenei italiani – delinea criteri specifici per condurre una solida valutazione dell’impatto ambientale (VIA) e rispettare al contempo il principio “Non arrecare danni significativi”.

In mare aperto, una fila di turbine eoliche
Il parco eolico di Middelgrunden nell’Øresund, lo stretto che separa l’isola di Selandia (Danimarca) dalla Scania (Svezia)
Crediti:
Kim Hansen – CC SA 3.0

Fonti

 

Dal vento, una fonte preziosa di energia rinnovabile

Questi impianti, che sfruttano la forza del vento per produrre energia elettrica senza emissioni di gas serra o altri inquinanti atmosferici, sono potenzialmente una grande risorsa: contribuiscono alla transizione ecologica e alla decarbonizzazione, in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi per la riduzione delle emissioni di CO2 e con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030. Ma per minimizzare i loro potenziali impatti negativi, avvertono gli studiosi, è necessario prestare attenzione a vari fattori. Sono molteplici, infatti, gli habitat marini che possono esserne danneggiati – e si estendono dalla superficie del mare fino agli ecosistemi profondi.

 

 

Le possibili interferenze

Tra le interferenze individuate dai ricercatori rientrano ad esempio l’impatto sugli organismi planctonici (perché i parchi eolici influenzano la circolazione dell’acqua e la stratificazione termica), e di conseguenza su tutte le specie che utilizzano questi habitat per la riproduzione e l’alimentazione; la potenziale distruzione di ecosistemi fragili sul fondale marino (come banchi di coralli di acque fredde, foreste di gorgonie e campi di spugne); o la perturbazione di habitat che ospitano specie minacciate o in pericolo.

 

 

Un problema rilevante deriva poi dalla posa dei cavi sottomarini che collegano le strutture alla terraferma, che può impattare su ecosistemi costieri di elevato valore ecologico (come le praterie di Posidonia oceanica o le foreste di microalghe).

 

 

Come progettare e gestire al meglio

Per ridurre al minimo i danni ambientali, gli autori dello studio suggeriscono di utilizzare un approccio olistico che tenga conto di molteplici fattori durante tutte le fasi del progetto.

 

 

Per prima cosa, è essenziale condurre una mappatura dettagliata degli habitat marini nell’area di interesse per identificare la presenza di ecosistemi vulnerabili, habitat critici per specie protette, rotte migratorie di mammiferi marini, uccelli e chirotteri, e aree di importanza ecologica come canyon sottomarini, montagne sottomarine e pianure abissali. In questa prima valutazione, specifica la ricerca, vanno considerati anche gli effetti cumulativi con altre attività antropiche presenti nell’area, come la pesca, il trasporto marittimo e l’estrazione di idrocarburi.

 

 

Durante la costruzione è importante adottare tecniche che riducano al minimo il rumore, le vibrazioni e la torbidità dell’acqua, nonché monitorare costantemente l’ambiente marino per rilevare tempestivamente eventuali impatti imprevisti e adottare misure correttive.

 

 

Quando il parco eolico è in funzione, è consigliato adottare misure di mitigazione come sistemi di dissuasione acustica (per allontanare gli uccelli dalle turbine eoliche) o corridoi di navigazione (per i mammiferi marini).

 

 

I ricercatori raccomandano infine di coinvolgere gli stakeholder: un dialogo aperto e trasparente con i pescatori, le comunità locali e gli altri attori interessati, affermano, è fondamentale per garantire la sostenibilità sociale ed economica del progetto.

 

Il viaggio continua

Segui le storie sulla biodiversità e scopri i segreti del mondo che ci circonda

Leggi le storie