
Monitorare le specie captandone le tracce
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Con il metodo del DNA ambientale, si confermano in Liguria la lontra europea e il gambero dai piedi bianchi
Per monitorare la presenza di due specie considerate in pericolo – lontra europea e gambero dai piedi bianchi – ricercatori dell’Università di Firenze hanno utilizzato il metodo dell’eDNA, o DNA ambientale: un approccio ideale per rintracciare animali rari o elusivi.

Come riportato da Conservation Genetics, lo studio è partito dalla necessità di verificare, in Liguria, due presenze: quella della lontra europea (Lutra lutra), che dopo essere stata considerata estinta a partire dagli anni Ottanta è stata di recente nuovamente avvistata; e quella del gambero dai piedi bianchi (Austropotamobius pallipes), che negli ultimi anni ha subito un drastico calo demografico.
eDna passo per passo
La ricerca è stata organizzata in diverse fasi. Anzitutto, gli scienziati si sono concentrati su quattro bacini fluviali nella Liguria occidentale (Roia-Bevera, Argentina, Nervia e Tanaro), selezionati in base a precedenti segnalazioni della presenza delle due specie. All’interno di ogni bacino hanno poi scelto otto siti di campionamento, privilegiando quelli situati in prossimità o all’interno di siti Natura 2000.
In ciascuno dei siti designati hanno quindi raccolto sei campioni d’acqua, prelevati in punti casuali lungo un transetto di 150 metri; i campioni sono stati filtrati per trattenere il DNA ambientale, e l’analisi di quest’ultimo ha confermato entrambe le presenze.

Questo risultato fornisce informazioni importanti per la gestione e la conservazione: sapere che entrambe le specie vivono vicino a siti Natura 2000 sottolinea l’importanza di queste aree protette per la loro sopravvivenza.