L’epoca d’oro delle stelle serpentine

Redazione Avatar

Tempo di lettura

0 min

L’analisi di una carota di sedimento, in Antartide, svela segreti sul clima. Da imparare per il futuro

Dall’analisi di una carota di sedimento marino prelevata nell’insenatura Edisto – un fiordo nel Mare di Ross, in Antartide – emerge una nuova fase climatica, verificatasi tra il 50 e il 450 dopo Cristo. È quanto sostiene una ricerca, pubblicata su Scientific Reports, che ha denominato questo intervallo temporale Ophiuroid Optimum, e che fornisce alla comunità scientifica nuovi metodi di indagine.

Nell’immagine si vede un organismo simile a una stella marina
Un esemplare di Ophionotus victoriae
Crediti:
Josh Harris – National Museum of Natural History, Smithsonian Institution – CC0 1.0

Fonti

 

I segreti nascosti di una carota di sedimento

Il gruppo di scienziati internazionali autore dello studio (a cui hanno preso parte l’Università di Pisa e l’Università Ca’ Foscari di Venezia) si è concentrato sull’analisi di una specifica carota (ovvero porzione cilindrica) di sedimento. Questo materiale, costituito in gran parte da fango, è fonte di molte informazioni: contiene infatti organismi, interi o come frammento, che nel corso dei secoli si sono depositati sul fondale marino. In questo fango, diatomee (ovvero alghe unicellulari), foraminiferi (cioè protozoi che vivono all’interno di gusci), nonché resti di ofiure (animali che assomigliano alle stelle marine) ed echinoidi (la classe dei ricci di mare) sono testimoni delle condizioni ambientali del passato.

 

 

Ciò che ha maggiormente attirato l’attenzione dei ricercatori è stata la presenza abbondante, all’interno della carota esaminata, di ossicini di stelle serpentine (Ophionotus victoriae): piccole parti dello scheletro che, grazie alla loro composizione chimica, possono conservarsi a lungo nei sedimenti.

 

 

La scoperta, grazie a un nuovo approccio

I ricercatori hanno quindi deciso di studiare, con un approccio statistico innovativo, la distribuzione stratigrafica di questi ossicini: hanno cioè analizzato la loro presenza e la loro abbondanza a diverse profondità nella carota, per ricostruire le variazioni ambientali avvenute nell’insenatura Edisto negli ultimi 3600 anni.

 

 

Foto subacquea nella quale si vedono una parete di giacchio e il fondo oceanico, popolato da vari organismi
Immagine di una parete di ghiaccio e del fondo oceanico, popolato da vari organismi
Crediti:
Steve Clabuesch – NSF/USAP – PD- USGov

 

 

Hanno scoperto che un periodo, compreso tra il 50 e il 450 dopo Cristo, conserva una straordinaria abbondanza di ossicini: le condizioni ambientali in quell’intervallo temporale, a cui hanno dato il nome di Ophiuroid Optimum, dovevano quindi essere particolarmente favorevoli alla proliferazione di questa specie.

 

 

La ricerca evidenzia come grazie ai dati derivanti dalle informazioni sul clima del passato sia possibile comprendere meglio il clima presente e le sue possibilità di evoluzione futura. Organismi marini come le stelle serpentine possono essere utilizzati come indicatori delle condizioni ambientali di epoche passate, e fornire conoscenze preziose per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici del futuro.

 

Il viaggio continua

Segui le storie sulla biodiversità e scopri i segreti del mondo che ci circonda

Leggi le storie