Canada: la caccia tradizionale è sostenibile

Redazione Avatar

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Secoli di caccia alle balene beluga da parte delle popolazioni indigene non hanno danneggiato l’ecosistema

Secondo uno studio realizzato dall’Università di Toronto e dall’Università di Copenhagen, la caccia praticata per centinaia di anni dal popolo Inuvialuit, in Canada, è sostenibile: non ha avuto cioè un impatto significativo sulla diversità genetica e la sopravvivenza della popolazione di beluga nella regione.

Fonti

 

Identikit del beluga

Il beluga (Delphinapterus leucas) è un cetaceo che vive nei mari artici di Russia, Alaska, Canada e Groenlandia. Ha un ciclo riproduttivo piuttosto lento: le femmine, raggiunta la maturità sessuale tra gli 8 e i 13 anni di età, danno alla luce un solo cucciolo ogni tre anni.

 

 

Gli Inuvialuit del Canada, popolo cacciatore

Per gli Inuvialuit, una comunità indigena che abita sul delta del fiume Mackenzie, in Canada, il beluga è una delle più importanti risorse alimentari.

 

 

Da circa 700 anni, quando i ghiacci si sciolgono e gruppi numerosi di beluga si avvicinano alla regione per la stagione riproduttiva, gli Inuvialuit del delta del Mackenzie organizzano una grande battuta di caccia. Decine di uomini della comunità escono in mare con i kayak e guidano i beluga verso le acque basse e sabbiose del delta, dove è più facile arpionarli.

 

 

Questo metodo, praticato fin dal XIX secolo, permette di catturare centinaia di individui ogni anno, fornendo carne e grasso sufficienti a sfamare la comunità per l’intero anno. Si stima che in passato gli Inuvialuit soddisfacessero circa i due terzi del loro fabbisogno alimentare grazie alla carne e al grasso di beluga.

 

 

La ricerca sull’impatto

Per verificare se questa pratica avesse avuto un impatto negativo sulla popolazione locale di beluga, gli autori della ricerca hanno analizzato reperti zooarcheologici di tre siti in tre differenti periodi storici (1290-1440; 1450-1650; 1800-1870).

 

 

Tali dati sono stati integrati con informazioni etnostoriografiche e osservazioni relative alle recenti stagioni di caccia: gli studiosi hanno analizzato i modelli di caccia per verificare se vi fosse una preferenza per le balene maschio o femmina, la diversità genetica, la struttura della popolazione di balene beluga nel tempo, e la relazione tra la popolazione di beluga del delta del fiume Mackenzie e i gruppi vicini.

 

 

 

 

Una caccia sostenibile a lungo termine

I risultati hanno indicato alti livelli di diversità genetica, omogenei nel tempo, e nessuna evidenza di declino o frammentazione della popolazione e nemmeno mescolamento con altri gruppi di beluga, concludendo che le pratiche di caccia al beluga degli Inuvialuit sono sostenibili a lungo termine.

 

 

Ha contribuito a questo il fatto che mentre nel secondo periodo esaminato venivano cacciati sia esemplari maschi che femmine, nei tempi più recenti i cacciatori hanno iniziato a preferire prede maschili – cosa che ha contribuito a minimizzare l’impatto del prelievo sulla popolazione globale, permettendo alle femmine di partorire e di allevare i propri cuccioli, che dipendono da loro per l’allattamento.

 

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